Gantugs Dashjargal,
i souvenir diventano arte

Gantugs Dashjargal, 37 anni, realizza arte tradizionale e insegna all'Università dell'Arte in Mongolia: “Tutti i popoli della Mongolia sin dai tempi antichi tramandano la nostra leggendaria arte di generazione in generazione. Il mio scopo nella vita è quello di non spezzare questa catena: è una missione venuta dal Cielo, che dà senso alla mia vita”.

Sei un artista straordinaria, i tuoi manufatti sono irrepetibili, non assomigliano agli altri tipici souvenir della Mongolia, e possiedono l'autentico carattere tradizionale. Guardandoli vedo la profonda conoscenza della storia della Mongolia e delle tradizioni, ma soprattutto una tecnica d’altissimo livello. I materiali sono soprattutto vera pelle e preziosa seta filata a mano. Sono stata alle tue mostre, e posso  testimoniare dei tuoi metodi fantastici di lavoro con i bambini e il modo come insegni loro ad imparare a creare prodotti di artigianato. Come hai scoperto questa passione per l'arte tradizionale?

Durante i miei studi ero affascinata dai prodotti tradizionali del Giappone, il Paese più sviluppato nel mondo a quell’epoca nel realizzare bambole come souvenir. Così  cominciai a creare la mia prima collezione.  Se all’inizio le mie bambole erano come oggetti da regalo, adesso mi concentro nel  fare  "Art Doll", ovvero bambole da souvenir ma con respiro artistico. Mi sono laureata nel 2004 come professionista nell’arte decorativa, ma nel frattempo ho lavorato con i bambini, insegnando le basi di questa suggestiva attività. Ma non solo, mi impegnavo con tutto il mio cuore a trasmettere ai bambini il sentimento profondo verso l’arte e la creatività, la fantasia e il pensiero astratto, come trascorrere il tempo libero in modo da far sviluppare quella irrepetibile capacità del pensiero creativo per poterlo poi esprimere nei loro primi lavori. Più tardi tanti miei allievi hanno scelto di seguire l’arte, non solo quella decorativa, e sono diventati dei veri professionisti che oggi organizzano le loro  mostre. Come maestra questo è un grande onore per me e sono orgogliosa per loro. Nel periodo dal 2004 al 2007 ho lavorato come volontaria per un’organizzazione dell’UE in un progetto umanitario per le bambine delle famiglie sotto la soglia di povertà, che non hanno mai frequentato nessun tipo di scuola o che avrebbero dovuto abbandonarla per vari motivi. Ho potuto così contribuire a trasmettere alle ragazze il sentimento verso la bellezza, l’estetica, le belle arti: ho insegnato loro a realizzare prodotti artigianali, così che potessero cominciare anche ad avere un po’  di lavoro. Ma sopratutto ho scoperto che facendo così le ragazze cominciavano a cambiare diventando brave persone, senza  rancore  verso la vita e la società. Ho capito che era  proprio questa la vera grande felicità, ovvero poter vedere e sentire il risultato del proprio lavoro senza arrendersi mai. Certamente insieme all’insegnamento continuavo a produrre anche le mie collezioni e le mie  mostre. Purtroppo devo dire che con la rapida globalizzazione del mondo, la velocissima distribuzione dei prodotti dell’alta tecnologia  e la comunicazione  ormai si sta creando il pericolo di perdere tante “sacre” tradizioni dell’arte artigianale. “Tutti i popoli della Mongolia sin dai tempi antichi tramandano la nostra leggendaria arte di generazione in generazione. Il mio scopo nella vita è quello di non spezzare questa caten: è una missione venuta dal Cielo, che dà senso alla mia vita”

Negli  ultimi dieci anni i souvenir tradizionali sono sparsi ovunque in Mongolia. Io trovo tantissime cose assolutamente belle in  tanti e tanti negozi! Ma devo dire che le cose che fai tu sono praticamente impossibili da trovare, solo su ordinazione. Sono di altissimo livello, sono preziosi nella loro elaborazione e presentazione! Quanti anni hai studiato per arrivare a questo livello?

Grazie per queste parole. Mi fa un grande onore e piacere d’essere apprezzata. Cerco di fare del mio meglio almeno nel mio piccolo. Sin da  piccola,  la mia prima maestra  aveva impostato in me delle basi, aprendomi a questo bellissimo mondo, e per questo le sono sempre molto grata. Poi in seguito, gli studi per laurearmi, con gli anni la mia esperienza è  cresciuta, acquistando il suo  spessore e affinando la mia tecnica e raffinando le mie capacit . M’hanno dato tantissimo gli anni di  lavoro con i bambini per quali dovevo sempre studiare e approfondire il mio sapere.

Hai avuto mai  clienti dagli altri Paesi?

Sì, gli stranieri si interessano e comprano molte  bambole tradizionali. Da me sono venuti veri collezionisti di bambole dal Giappone, dall’ America, dalla Germania,dall’Inghilterra e dalla Cina. Mi ordinano di creare bambole con le loro  “facce”. Perciò qui tante cose dipendono da me e richiedono molto di più delle semplici  capacità perché  è impossibile fare una  bambola esattamente come questa  o quella persona: il viso, la figura, e soprattutto il portamento della persona viene osservata e captata in qualche modo che sento  e vedo, poi invento un personaggio come per i cartoon con le bambole. E per ogni bambola faccio la testa e le mani con un impasto molto particolare che ho elaborato da sola.

A parte il fatto d’essere bellissimi, tanti tuoi lavori riflettono ed esprimono i tuoi pensieri interni, le tue idee e sono anche lavori che hanno un certo scopo e utilizzo…

Quando faccio qualcosa che si possa  utilizzare, elaboro sempre  ed aggiungo elementi dell’arte tradizionale, il tocco mongolo. Perciò, le “cose” si trasformano, per esempio, da una semplice scatolina in un oggetto d’arte. Così, se prendiamo una scatola per una bottiglia di vino, di grappa o vodka, ognuno dei quattro lati ha il suo originalissimo disegno, anzi un piccolo quadro, così quella persona che la acquista viene in possesso di 4 quadri separati ma anche legati fra di loro. Poi  dipende dallo scopo, il quadro potrebbe essere un particolarissimo ornamento tradizionale, o un scena dalla vita. Ho avuto tantissime ordinazioni di oggetti d’arte come contenitori dei libri come la famosa “Scrittura Mongola”,le borse ,scatoline per gli orecchini e anelli, portafogli, scatole per gli alcolici di un  certo livello. Ma devo  dire che non amo fare la stessa cosa in grande quantità. Ogni oggetto deve essere unico.

Ho visto i souvenir degli sciamani. Mi  racconti perché  gli sciamani ti hanno ispirato cosi tanto?

Grazie per aver notato questa particolarità. Al momento sto studiando la Storia dell’Arte per prendere la Laurea di Secondo livello in Cina . Ad ogni persona prima o poi capita una grande fortuna di vivere qualcosa di speciale. Allora questo è capitato anche a me con mio marito,  di poter viaggiare nelle famose montagne di Moni in Cina per vedere i graffiti  antichi sulle rocce. Questa catena di montagne attraversando il  confine  continuano anche sul territorio della Mongolia. Un conto è  vedere questi disegni sulle rocce,  fotografate nelle enciclopedie, e una altra emozionante esperienza è  vederli  sul posto con i propri occhi ed  esaminare , analizzare toccandoli  con le proprie mani. La  maggior parte di quei disegni preistorici hanno  come tema lo  sciamanismo,  sono disegnati  in modo semplice , ma con molta precisione; e sono l’espressione di   come i nostri antenati ammiravano la natura, le sue montagne, il cielo, il sole e l’acqua. Tutto ciò è  ammirevole!  Non posso nascondere la  mia sensazione che i “ pittori”della   roccia di quella  lontana epoca non erano affatto privi di grandi capacità di vedere ed osservare in paragone con gli artisti delle belle  arti di oggi. Ero  profondamente impressionata . Ovviamente, non potevo  non fare una ricerca approfondita sui concetti dello  sciamanesimo , sull’ abbigliamento e sugli oggetti d’utilizzo, lo” stile” e il  modo di vivere e tante altre cose. E cosi sono nate alcune idee che ho cercato di realizzare nei miei lavori. Ma anche in generale, per ogni mia ispirazione faccio una  ricerca  molto  profonda . Perciò riguardo gli sciamani, si ,mi informo in lungo e in  largo su tutto ciò che è  possibile. Per esempio, alcuni sciamani non coprono mai la testa  perche così  la mente sta sempre in “interazione”( comunicazione)con il cielo, mentre altri non  abbottonano mai completamente  i vestiti sotto l’ascelle  lasciando cosi uno specie di varco per “ far penetrare nel petto l’ ispirazione per entrare in estasi” . Tutti questi dettagli sono realizzati nelle mie bambole.

Anche tuo marito è un artista ed anche un professore delle Belle Arti Tradizionali della Mongolia. Quanto ti ha influenzato nella tua attività , nei tuoi pensieri, nel tuo sviluppo come artista?

Noi facciamo la stessa professione , e siamo felici per questo, l’arte tradizionale è la vera ricchezza della nostra famiglia. Prima di sposarmi,  pensavo sempre che noi artisti, siamo tutti “ un po’” diversi nella nostra sensibilità e nella visione del mondo, a volte, abitiamo “ su un  altro  pianeta” , perciò avere in una famiglia  una persona cosi“ crazy”( matta) basta ed avanza, avere  due “ cosi” sarebbe “too much” ovvero già  troppo. Adesso vedo le “ cose” diversamenteJ. Anche se capitano  momenti di non comprensione fra un marito e una moglie, quando lavoriamo insieme noi due siamo in assoluta armonia. Apprezziamo uno l’altra, ci lodiamo, ci diamo una grande stima morale senza esagerare sulla critica. A volte fra di noi ci mettiamo in mostra uno davanti l’altra per farci vedere!:)Mio marito ha una grande sensibilità è un grande professionista , perciò lo ascolto molto ed accetto i suoi consigli. Ma non lo faccio mai partecipare finche non finisco il mio lavoro, e solo dopo chiedo la sua opinione.

Pensi che i vostri bambini dovrebbero seguire l’ arte tradizionale?

Noi abbiamo due bambini. La figlia grande disegna molto bene. Una volta andando in campagna insieme a papà disegnò i paesaggi e partecipò alla mostra di  mio marito. Una volta tornò dall’ asilo piangendo perché  la maestra le proibì di mischiare i colori per disegnare. Ora ha 16 anni, ma sembra che la passione per disegnare si stia  un po’ placando e le va più di  scrivere. Gli interessi dei bambini non sono mai stabili. Comunque, noto qualcosa anche in mio figlio. Non c’e  giorno senza un pezzo di carta e la matita nella mano, tutto ciò che cerca di disegnare ha un certo contenuto , forma  e composizione, molto originale direi  e particolare. A dire il vero, noi con mio marito non cerchiamo  di farli diventare i pittori, anzi , siamo quasi contrari. Devono  scegliere da soli la futura professione. Ma non possiamo negare che una certa predisposizione genetica non potrà non  influire le loro scelte. 

Dopo gli anni della crisi,  la crescita economica della Mongolia ha influito molto sullo sviluppo dell’arte  e della cultura tradizionale. All’ improvviso  una grande quantità di artigiani si sono messi in commercio. Quanto è importante studiare veramente professionalmente la tecnica, i metodi, la storia prima di mettersi  a produrre oggetti artigianali tradizionali  per la vendita?

Io  credo che l’arte e il commercio siano  due grandi concetti  separati  una dall’ altro. Probabilmente, tante  persone  pensano diversamente. Per quanto una persona  può appartenere  al mondo dell’arte , ogni artista oltre che  creare deve sempre pensare e preoccuparsi delle spese della vita: la casa, la famiglia,la macchina e  tante altre cose. Questo influisce un po’ negativamente sulla qualità: per aderire alla richiesta del mercato , si produce in grande quantità con poca elaborazione,in  maniera semplificata, quindi non sempre tutto ciò che è in vendita appartiene alla vera antica tradizione artigiana.

Il tuo consiglio per un visitatore italiano, dove è meglio acquistare un souvenir di buona qualità in UB? Quanto tempo ci vorrebbe  per  fare un souvenir tradizionale come oggetto d’arte  su  ordinazione?

Certamente, gli stranieri comprano qualsiasi che abbia minimamente della tradizionale mongola , così  tornando a casa ogni volta ricorderebbero il loro viaggio in Mongolia. Per me invece, è meglio andare nella bottega o nel laboratorio di qualche  artista professionale dell’ arte tradizionale,  e chiedere perché abbia creato questo oggetto o quell’altro, quale è  la sua storia, l’ ispirazione e solo poi acquistare ,  così  avrà nelle mani qualcosa di unico e prezioso, e non c’e regalo migliore  di questo. Adesso tanti artisti  creano i loro  web siti, una specie di bottega virtuale, in  realtà non c’è male come idea,  potrebbe funzionare a distanza.  Su ordinazione ,  riesco a fare un oggetto in 5/ 10 giorni, se vedo in modo chiaro  quello che vuole esattamente  il cliente.

Racconteresti della tue ultime mostre? Che cosa ti ispira soprattutto nel creare i tuoi capolavori? Come trovi il  materiale?

Le mie ultime mostre sono state in Cina. In più ho partecipato a  grandi mostre sempre in Cina in due diverse città con i miei 10 oggetti d’arte  che si chiamavano” Il richiamo degli antenati”.Adesso di nuovo sto lavorando insieme con mio marito per la nostra prossima mostra. Cominciando dall’ epoca degli Unni , seguendo tutta la storia della vita nomade della Mongolia, cerco sempre di trasmettere soprattutto i più grandi valori  che vengono a noi dai nostri antichi tempi. Ma in più  cerco di dare ad ogni  mia bambola comunque il suo carattere, per quanto possa essere tradizionale , dare  la vita e captare un movimento ,  cogliere quell’ aspetto emotivo. E anche lasciare  traccia della mia esperienza della vita. Poi, per esempio, penso dei bambini. Sempre come esempio, provare a catturare quel momento , direi, psicologico di una piccola bimba che sogna qualcosa , seduta , così teneramente appoggiando la sua piccola bella testolina sulle manine..e la penso per giorni e giorni finchè non vedo tutti gli dettagli nella mia mente per finalmente poter realizzare e dare la vita alla nuova bambola. Come materiale, uso soprattutto la pelle genuina e non sempre ne compro di ben elaborata, tutta liscia senza nessun difetto. A  volte quanto trovavo  un pezzo di pelle,  poco elaborata , scartata e buttata così che  era diventata tutta sgualcita, ma aveva quel suo “qualcosa”.Poi colleziono le cose  vintage, per esempio , quei bottoni  antichi  fatti a mano..Oggetti di questo genere.. siccome la pelle è un materiale naturale del quale non si scarta niente. Inoltre raccolgo di tutto: sassolini,  pezzetti di legno, ossicini, pezzetti di metallo, corde , cordicine di lana, feltro … non c’è un limite, perciò i miei amici sapendolo  mi portano le cose dicendo “Ecco, ti potrebbe servire!”.

So benissimo che ti piacciono i vestiti tradizionali della Mongolia?

Ah, si! La  Mongolia è straordinariamente ricca in questo. Ogni minoranza ha il suo abito particolare, per uomo e donna,  prematrimoniale e  matrimoniale,  poi dopo il matrimonio e  per gli anni della vecchiaia. Si può dividere in vari particolari ancora e ancora. Dal punto di vista estetico sono meravigliosi , ricchi nei dettagli per la bellezza , hanno nello stesso tempo uno scopo molto preciso ed hanno una tecnica di elaborazione di estrema accuratezza e precisione. Anche questo è importante per me,  perché  per le mie bambole cerco di raggiungere la qualità , la precisione nei particolari dei  loro vestiti. Poi la combinazione di colori e dei dettagli fra di loro hanno una loro propria storia, legenda e qualcuna viene dalle favole,  il che aggiunge  fascino.

Che cosa diresti della gher mongola? Come professionista dell’ arte tradizionale ci racconti qualcosa sulla gher dal punto di vista storico?

Ognuno sa che la gher è una abitazione perfetta per uno mongolo pastore nomade,  si compone e si scompone facilmente in breve tempo, si può trasportare,  non pesa troppo ed infine  non è priva di un certo conforto. È una grande direi e scientificamente studiata invenzione dal punto di vista della  fisica  e storicamente  consolidata: per sopravvivere  ad una forte tempesta  di neve invernale  è di forma rotonda,  quando fa freddo fuori si riscalda  facilmente e velocemente , nei giorni estivi di afa  si rinfresca in un attimo, è perfetta per il clima del nostro paese. Anche dal punto di vista di  Feng Shui, la distribuzione dell’ energia positiva è ottima, e non tutti lo sanno.  Secondo questa filosofia, in una casa dove ci sono gli angoli, si raccoglie l’ energia  “ cattiva”, non solo la polvere, perciò   l’assenza degli angoli evita l’energia negativa. Come  persona d’arte,  posso aggiungere che la forma che porta più positività in tutto , da più conforto e comodità ad un essere umano  è il cerchio. Fin da quando siamo nel grembo di nostra madre, il cerchio è naturale per noi, perciò  stare nella gher rotonda ti crea solo una sensazione molto piacevole e confortevole. Vi svelo un segreto, ultimamente mi dedico tanto anche alla pittura, e non è un  caso che i miei quadri siano collegati proprio con la gher mongola.

Gantugs è una bravissima artista e anche una persona eccezionale che ha sempre dato molto agli altri. Stavolta è lei che meriterebbe di ricevere un aiuto. Suo figlio Mergen di 7 anni è affetto da gravi problemi al fegato (Glycogen Storage Desease of Liver) e ha bisogno di cure urgenti. Per aiuti, di carattere medico o economico, l'email di Gantugs è gantugs26@yahoo.com. Il conto corrente diretto per eventuali donazioni: Trade Developmeny Bank 405067235 - titolare Dashjargal Gantugs. Grazie di cuore