ULAANBAATAR WEATHER

VIAGGI E ALTRI VIAGGI

di Antonio Tabucchi
2011 Feltrinelli - 270 pagine 17,50 euro

C'è un po' di Mongolia nell'ultimo libro di Antonio Tabucchi "Viaggi e altri viaggi". Tra i brevi e illuminanti racconti, l'autore (che pure prende le distanze da questo tipo di narrativa: "Sono un viaggiatore che non ha mai fatto viaggi per scriverne, cosa che mi è sempre parsa stolta. Sarebbe come se uno volesse innamorarsi per poter scrivere sull'amore") ne dedica uno alla Mongolia, anzi "Dalle parti della Mongolia". Una struggente storia, raccontata da una vicina di Tabucchi, Rita. La testimonianza risale alla seconda guerra mondiale, durante la ritirata dei nazisti dall'Italia. Una ragazza trova un soldato mongolo, nascosto in una buca. E nasce una storia commovente.


Estratto: "Cosa ci fai qui?" chiese la ragazza. Il mongolo alzò le braccia come se fosse davanti a un nemico e disse: "Italia bella". Poi estrasse dalla tasca della giubba un portafoglio e le tese una fotografia. La ragazza la guardò rapidamente nella luce incerta della sera. Riuscì a vedere una grossa tenda ovoidale in mezzo a una pianura. Fuori dalla tenda c'era un uomo, lo stesso uomo che le stava davanti. Accanto a lui, una donna con uno strano cappello sulla testa che le tappava le orecchie, e poi, in fila decrescente, quattro bambini. Era una foto di famiglia". Il racconto prosegue con questo tenero rapporto. "Per molto tempo - scrive ancora Tabucchi - la signora Rita non ebbe più notizie di quel soldato mongolo. Negli anni Settanta, arrivò al convento, nonostante l'indirizzo approssimativo, una lettera per Rita. Dentro c'era solo una fotografia. Davanti a una tenda, un uomo e una donna anziani, e intorno a loro figli e nipoti. Nell'uomo la signora Rita riconobbe con una certa difficoltà il soldato mongolo. Dietro la fotografia c'era scritto: "Italia bella".