ULAANBAATAR WEATHER

TUTTO QUESTO MI APPARTIENE

di Petra Hulova
2012 • Baldini Castoldi Dalai • 256 pagine • 16,50 euro

Alta, la madre, Dzaja, Nara, Ojuna, le figlie, e Dolgorma, la nipote. Cinque donne, cinque destini, cinque voci narranti che ci accompagnano nella loro storia familiare, dalla steppa sconfinata e sterile della Mongolia alle luci ingannevoli e seducenti della città, dalle tradizionali tende ai prefabbricati della capitale. Dzaja è nata dalla passione di Alta per un cinese della Mongolia interna, Nara dalla violenza subita da un commerciante russo. Figlie illegittime, e quindi di razza mista e impura, vivono nell’emarginazione sopportando derisioni e ingiustizie. Fino a quando un drammatico incidente le porterà a lasciare le Montagne Rosse per trasferirsi a Ulan Bator, sotto la protezione della zia, scoprendo troppo tardi che la donna ha da offrire loro solo un lavoro nel bordello che dirige. Il giudizio de Il giardino delle rose: "Una storia toccante, sullo sfondo delle Montagne Rosse della Mongolia, che racconta le vicende di quattro generazioni di donne in una società patriarcale. Un romanzo duro e poetico, in cui i sogni e le speranze sono schiacciati inesorabilmente dalla violenza della realtà". La traduzione in italiano è di Laura Angeloni.


Estratto: Era come se alla morte della nonna la nostra famiglia avesse incominciato a sgretolarsi come un ovoo che nessuno va più a idolatrare, e che pietra dopo pietra sprofonda nella steppa. L'ovoo dove andavamo di solito si trovava più o meno a tre ore di cavallo da noi, verso il confine occidentale del nostro aimag. Un mucchietto di pietre rozze e consunte ai piedi di una montagna dal profilo femminile, che si chiamava Borooni Uul. Lì i giorni di sole si contavano davvero su uno zoccolo di cavallo e l'intera montagna era sempre avvolta da una nuvola di pioggia, da cui incessantemente cadeva acqua a catinelle.