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LE VIE DELLA SETA

Una nuova storia del mondo
Peter Frankopan
2017 • Mondadori • 726 pagine • 35 euro

Solo per il coraggio questo libro merita un'attenzione particolare. Frankopan, docente di storia bizantina all'Università di Oxford, prova a ridisegnare la storia del mondo, dalle origini ai giorni nostri, cambiando prospettiva e "scoprendo", come peraltro aveva già intuito un altro grande storico, Armesto, che le radici più forti della civiltà non sono in Europa ma in Asia. Così apprendiamo che il Grande Impero dei Mongolia rinunciò a invadere l'intero nostro continente non solo per la morte improvvisa di Ogodei Khaan, ma soprattutto perché l'Europa non era così interessante dal punto di vista artistico ed economico. C'era un mondo a Oriente che faceva molto più gola. "Le vie della seta" in 25 capitoli, uno dei quali, "La via all'Inferno" è dedicato proprio alla nascita e all'espansione dei Mongoli, raccontati in un'ottica storica verosimile e rigorosa, spazzando luoghi comuni e radunando citazioni illuminanti. Una ventina di pagine che valgono molti libri di storia.


Estratto: Con una faccia tosta quasi degna di ammirazione, alcuni storici coevi presero a sostenere che i Mongoli erano stati bloccati da una strenua opposizione, e che addirittura erano stati sconfitti in battaglie immaginarie... In realtà i Mongoli, almeno per il momento, erano semplicemente disinteressati a quello che l'Europa occidentale aveva da offrire. La loro priorità era punire re Béla per avere concesso rifugio ai Cumani e, cosa forse ancora più grave, per avere ignorato le ripetute richieste di consegnarli: una simile resistenza doveva essere punita a tutti i costi.