ULAANBAATAR WEATHER

LEGGENDE SUGLI SCIAMANI SIBERIANI

a cura di Luciana Vagge Saccorotti
1994 Arcana - 216 pagine 14,50 euro

L'eredità degli sciamani abbraccia una vasta area asiatica, che comprende le regioni buriate a nord della Mongolia e altaiche, a ovest. In questo libro della collana "Parola di fiaba", Arcana ha raccolto una cinquantina di leggende degli anni Venti del Novecento, tramandate per generazioni. Dentro c'è tutta la cultura dello sciamanismo, dalla divinizzazione al delirio, dalla malattia ai miracoli. La Vagge Saccorotti, curatrice e traduttrice scrive nell'introduzione: "La potenza dello sciamano trascende la sua morte ed egli è venerato dalle generazioni che gli succedono come protettore della famiglia e dell'intera sua comunità. Ma è suggestivo pensare a lui anche come un precursore della poesia epica, compositore, narratore, cantore e attore sulla scorta di una ininiterrotta tradizione poetico-drammatica e scenica, intrisa di lirismo ed efficacia stlistica".


Estratto; "Raccontano che molto tempo fa vivea uno sciamano di nome Bjutej-Ilii, ma non si sa da quale ulus provenisse. Quando egli posava lo sguardo sul bestiame e sulla gente morivano tutti. E perciò una volta lo legarono a un albero e ve lo lasciarono tre giorni tra sciami di zanzare. Avrebbero voluto con quel tormento infliggergli una punizione. Ma allo sciamano non successe nulla. Dicono che egli avesse le dita delle mani e dei piedi tutte unite l'una all'altra. Forse per questo fu chiamato Bjutej-Ilii (mani unite, attaccate)" (17 febbraio 1925)