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8 giugno 2021 PRIMO PIANO

Mongolia alle urne per eleggere il Presidente

I cittadini mongoli si recano oggi alle urne per scegliere il loro sesto presidente democraticamente eletto, dopo una campagna elettorale di basso profilo a causa delle restrizioni per la pandemia da Covid-19. Ukhnaa Khurelsukh del Partito del popolo mongolo (Ppm), raggruppamento che già controlla il governo e il parlamento, è il candidato favorito. L'attuale presidente è Khaltmaa Battulga, del Partito democratico. Le recenti modifiche alla Costituzione impongono un solo mandato di sei anni, ragione per cui il Partito democratico ha schierato Sodnomzundui Erdene per sostituire Battulga. Il suo slogan è “Mongolia senza dittatura”, perché si teme che una vittoria del Ppm possa far scivoalre il Paese verso uno Stato a partito unico. Il mese scorso otto membri del Parlamento hanno fatto uno sciopero della fame di una settimana per protestare contro le azioni del Ppm, che si sarebbe servito di tre organi statali, la Corte costituzionale, la Corte suprema e il Comitato generale per le elezioni, per manipolare le elezioni odierne. Battulga rimane popolare tra gli elettori, ma alcuni sono rimasti delusi dalla sua incapacità di sfidare le élite al potere. "Battulga ha stretto accordi con l'attuale Ppm che sono stati dannosi per la democrazia della Mongolia", ha detto alla Reuters Enkhtsetseg Dagva, responsabile del programma elettorale dell'Open Society Forum, un’organizzazione non governativa. Gli eventi della campagna elettorale sono stati ridotti al minimo a causa della pandemia. Sabato scorso quasi 1.000 sostenitori di Khurelsukh hanno tenuto un comizio fuori da una sala conferenze, ma il candidato del Ppm ha poi spostato la propria campagna online dopo che il rivale del Partito del lavoro, Dangaasuren Enkhbat, il terzo candidato alle elezioni, è risultato positivo al coronavirus. Secondo Sumati Luvsandendev, analista politico e sondaggista della Fondazione Sant Maral, una società di consulenza mongola, sia il Ppm sia il Partito democratico “stanno 'minando la democrazia' e non è facile dire quale parte stia facendo meglio". Invece "Enkhbat, che si presenta come outsider, sta consolidando intorno a sé i voti di protesta nelle aree urbane [ma] le sue possibilità di vittoria contro il potente sistema del Ppm sono scarse", ha detto. Sumati ha aggiunto che si aspetta che il Ppm emerga vittorioso. (fonte asianews.it)