Mongolia-Germania 2013
Regia di Byamba Sakhya
Premiato a sorpresa al Busan Film Festival 2013, "Remote control" è la storia dell'adolescente Tsogoo che ogni giorno lascia il suo villaggio per vendere latte in città. Con il padre urbiaco e la matrigna fuggita, i soldi gli servono per mantenere gli studi del fratello. Durante una delle sue spedizioni, si innamora della matura Anu, in crisi con il suo compagno. Guarda il trailer
My Movies: È sempre un momento di piacevole rivelazione quando ad un festival si scopre un'opera da un paese di cui di rado vediamo immagini filmate. È un piacere ancor più rincuorante quando in queste opere di paesi in cui si produce poco cinema - perché fare cinema laggiù è ancor più arduo di quanto già non lo sia in genere - si ritrova una freschezza, un'ingenuità e una sincerità da albori del cinema, da scoperta di una magica macchina di racconto che tramuta l'immaginario in realtà da condividere. E tutto ciò è quel che rende Remote Control un piccolo gioiello grezzo, in cui s'intravvede un vero desiderio di raccontare e condividere storie e sogni. Il regista Byamba Sakhya esordisce qui nel lungometraggio narrativo (alla tenera età di cinquant'anni), dopo aver realizzato alcuni documentari, come regista o direttore della fotografia. Il suo è un film fragile e giovanile, commentato da musiche un po' alla Joe Hisaishi che altrove parrebbero stucchevoli, ma che calzano invece alla perfezione per la storia di Tsogoo.